La psicologia dello Yoga
La pratica dello Yoga e del Pilates si lega fortemente alla psicologia sia in un’ottica di promozione della salute, sia in un’ottica terapeutica.
Con la pratica costante, si impara a conoscere ed essere più consapevoli del proprio corpo, si pone maggiore attenzione al respiro, alle sensazioni interne e tutto questo permette alla mente di calmarsi e focalizzarsi sul momento presente.
Il respiro, è una delle poche funzioni del nostro corpo che possiamo controllare e aiuta a contattare uno stato di equilibrio anche nei momenti di difficoltà e a gestire le emozioni . Un respiro profondo e lento infatti, calma gli stati d’ansia.
Lo yoga ed il linguaggio del corpo
Lo yoga è quindi uno strumento utile per noi psicologi, in quanto utilizza un canale diverso da quello dei pensieri. Il linguaggio del corpo è un linguaggio molto più immediato e veloce, perciò riesce a darci diverse informazioni sulla salute della persona e su quali possono essere i nodi da dover sciogliere. E’ importante imparare ad ascoltarlo.
Gli Asana ed altri esercizi che fanno parte dello yoga sono uno strumento incredibilmente valido per combattere gli stati ansiosi e depressivi.
La pratica, infatti, aiuta quindi il processo di gestione degli stati emotivi e aiuta a ridurre l’attività del cervello in risposta a stimoli minacciosi e percepiti come stressogeni.
Lo yoga migliora anche la capacità di concentrazione.
Attraverso le tecniche attive dello Yoga quali pratica di Asana e rilassamento, il sistema nervoso può indurre uno stato fisiologico e psicologico orientato verso l’equilibrio.
Da uno studio dell’Università di Firenze, è stato inoltre osservato che Il 10% degli allievi viene indirizzato verso lo yoga da medici e psicologi per integrare gli effetti benefici dello yoga con quelli di una terapia in corso e i benefici ottenuti sono molti.
Si tratta di benefici:
- relativi alle funzioni corporee (Es. maggior agilità e flessibilità corporea; migliorate funzioni respiratorie e digestive);
- Di tipo cognitivo (maggiore concentrazione, minor ansia, minor aggressività);
- Di atteggiamento e stato emotivo (maggior fiducia e sicurezza di sé, maggiore autodeterminazione).
La postura e l’atteggiamento fisico sono intimamente legati agli aspetti cognitivi e all’emozione.
Raggiungere la consapevolezza di Sé
Psicologia e Yoga svolgono due funzioni fondamentali all’ interno del percorso di consapevolezza di sé.
Il percorso di sostegno psicologico aiuta la persona a raggiungere maggiore consapevolezza del proprio funzionamento psichico. Lo yoga aiuta la persona a raggiungere maggiore consapevolezza del proprio corpo, favorendo maggiore sicurezza e autostima.
Queste due discipline lavorano bene insieme poiché entrambe aiutano a raggiungere maggiore consapevolezza e benessere e a spostare l’attenzione sul “momento presente”.
Io sono un’allieva de “ la scuola del Benessere”, una scuola di yoga e pilates, da circa 3 anni e dalla mia personale esperienza posso dire di aver sperimentato fin da subito i benefici dello yoga e aver notato cambiamenti nel giro di pochi mesi: postura più dritta e petto più aperto mi hanno dato maggiore sicurezza, maggiore fiducia.
Dopo la pratica mi sento più energica, calma, più positiva e sento che il respiro scorre meglio. Ho notato un miglioramento anche rispetto alle relazioni: maggiore apertura verso gli altri.
Il beneficio del gruppo
Infine, un altro elemento molto importante a livello psicologico è quello del gruppo. Il gruppo è positivo sia per l’aspetto di condivisione delle esperienze, sia per quanto riguarda la creazione di legami, che fanno da supporto per la persona.
Nel lavoro di gruppo intervengono diversi elementi positivi. Lo psicologo Yalom ne cita diversi, tra i quali: il fattore dell’universalità (il gruppo dimostra che gli altri hanno preoccupazioni e paure simili e che le esperienze delle persone si somigliano più di quanto si creda), e quello della coesione.
Se all’interno della propria Scuola di yoga il clima è positivo, supportivo e l’identità di gruppo è forte, i benefici si sentiranno ancora di più.
Ciò che risulta importante non è la quantità di tempo, ma la continuità e la costanza nella pratica, così come per la meditazione.